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Valgrande, Vallesina e Vallevecchia: i tesori naturali di Bibione

Chi desidera fare una bella escursione in ambienti naturali dove l'azione dell'uomo è stata minima e ben armonizzata con il contesto, trova nelle valli da pesca la giusta soluzione.

Le valli da pesca sono tipiche di questa zona tra Bibione e Caorle e sono chiamate così per via delle arginature. Le valli sono il segno più visibile lasciato dall'uomo in ambienti che hanno mantenuto nel tempo una grande naturalità e qui, tramite un sistema di chiuse, vengono allevate diverse specie di pesci, in particolare branzini e cefali.

A Bibione queste valli sono Valgrande e Vallesina, mentre Vallevecchia si trova tra la località balneare e Caorle ed è di proprietà della regione Veneto.


Valgrande e Vallesina:
Valgrande e Vallesina
comprendono un'area molto vasta, 475 ettari, di cui 320 di acqua, e sono di grande interesse naturale. La sola Valgrande ha una superficie di 360 ettari ed è da secoli di proprietà privata. Da qualche anno ha aperto i suoi cancelli al pubblico, mostrando tutta la sua bellezza e l'armonia con cui l'uomo ha saputo trasformare questa zona paludosa in una bella valle da pesca, proteggendo e rispettando flora e fauna.

Qui i visitatori possono inoltrarsi nella lecceta autoctona che ricopre le dune antiche fino all'altura Mutteron dei Frati, dove si può ammirare anche una grande villa signorile d'epoca romana, ancora in fase di scavo e restauro. La lecceta a Valgrande ha degli esemplari di un'età presunta di 150 anni e rappresenta l'esempio di lecceta più settentrionale d'Italia. Nella valle sarà possibile poi vedere fiori di particolare rilevanza botanica e specie faunistiche rare, come la testuggine di Hermann.

La visita si effettua in gruppi con la guida a piedi, in bici o a cavallo, splendido modo di essere ancora più a contatto con la natura.

I periodi migliori per visitare Valgrande e Vallesina sono la primavera inoltrata e l'estate per gli amanti della botanica, mentre gli amanti degli animali trovano più soddisfazione ad inizio primavera, fine estate e autunno.


Vallevecchia:
A pochi chilometri da Bibione, facilmente raggiungibile in auto, c'è la Vallevecchia, un'isola di 900 ettari delimitata da mare, lagune e fiumi. La presenza così ravvicinata di questi tipi diversi di acqua danno vita ad una presenza di flora e fauna davvero inconsueta e variegata di grande valore ecologico.

Anche a Vallevecchia ci sono diversi itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo. I visitatori possono seguire una segnaletica specifica con pannelli che descrivono l'ambiente, oppure possono richiedere un accompagnatore.


Il delta del Tagliamento:
Ritornando a Bibione, oltre alle due bellissime valli, i turisti hanno la possibilità di vedere un altro bellissimo paesaggio, quello del delta del Tagliamento nella zona del faro. Raggiungibile a piedi o in bici solamente da due sentieri, questa zona ha una notevole importanza floro-faunistica poiché presenta una vegetazione tipica dei climi mediterranei caldi insieme a specie tipiche dell'ambiente freddo montano.

Ci sono infatti il leccio, la roverella, il pungitopo, l'erba medica marina, l'erica, il ginepro e il pino nero, senza dimenticare la presenza di moltissime di orchidee selvatiche. Dal punto di vista faunistico, qui troviamo molti uccelli come gabbiani, svassi, quattrocchi. Con un po' di fortuna si possono scorgere anche gli aironi rossi e cinerini, la cicogna nera, molto rara, e le anatre. Anche qui, come nelle valli, troviamo la tartaruga di Hermann.


Per chi desidera scoprire un po' di natura e fare delle piacevoli escursioni circondati da silenzio, quiete e meravigliosi paesaggi, Bibione offre dei luoghi dove la natura regna incontrastata.